Personaggi

San Bernardino da Siena

Nato nel 1380 e morto nel 1444, era nato a Massa Marittima dalla nobile famiglia senese degli Albizzeschi.
Rimasto orfano dei genitori in giovane età fu allevato a Siena da due zie e a 22 anni vestì l'abito francescano.
Viaggiò in largo e lungo la nostra penisola e i discorsi in volgare di Bernardino sono giunti fino a noi.
Probabilmente in una di queste occasioni venne a contatto con la popolazione di Filettino.
A lui è attribuito il miracolo «delle ghiande» per cui fù proclamato Patrono di Filettino.

Martino Filetico

Martino Filetico nasce nel 1430 da una famiglia agiata. Studia prima a Filettino e poi a Ferentino. Si trasferisce quindi a Roma per completare i propri studi.
Nel 1453 Martino si sposta ad Urbino ove rimane precettore alla Corte dei Montefeltro.
Nel 1458, è richiesto a Pesaro come precettore di Battista e Costanzo Sforza, i figli di Alessandro.
Nel 1461 incontra Papa Pio II.
Negli anni 1462-63 scrive quella che rimane la sua opera più famosa, ovvero le “Iocundissimae Disputationes”, opera in latino in forma di dialogo con i suoi allievi Battista e Costanzo Sforza in ricordo degli anni di insegnamento a Pesaro.
Nel 1467 approda a Roma e diventa insegnante di Latino di Giovanni Colonna nel 1471, e due anni dopo ottiene anche la cattedra di Latino nella stessa università Studium Urbis.
Nel 1483 decide prudentemente di ritirarsi a Ferentino ove muore intorno al 1490.

Eleuterio Arquati

Nasce il 24 Marzo del 1742 da Liborio Arquati e da Maria Pontesilli.
Studia nel seminario di Anagni ove segue principalmente le materie teologiche ed umanistiche. Tornato a Filettino si dedica alla vita religiosa e civile del Paese.
Nel 1765 entra a far parte della collegiata di Santa Maria Assunta, ovvero la chiesa più importante del paese, assumendo diversi ed importanti incarichi fino al 1800: è nominato diverse volte segretario del capitolo, camerlengo e deputato. Ha modo anche di entrare in conflitto con l'arciprete Ottaviani. Ciò che comunque lo rende ancora oggi conosciuto non è tanto la serie di nomine cui è chiamato ma un poema scritto sicuramente dopo il 30 Marzo 1789, data dell'elezione del nuovo vescovo di Anagni cui fa riferimento il poema stesso.
Assume molti incarichi e nel frattempo scrive un poema che ha per titolo "Storia e costumi di Filettino" arrivato fino ai giorni nostri anche se rimaneggiato nello stile.

Giuditta Tavani Arquati

Il suo nome è legato alle imprese risorgimentali durante le cospirazioni contro lo Stato Pontificio.
Il 25 Ottobre 1867 Giuditta Arquati approda con marito e figlio a casa di Giulio Aiani, capo delle cospirazioni in Trastevere.
La sua casa è un arsenale e gli zuavi e i gendarmi del Papa intendono procedere ad una perquisizione che finisce nel sangue. Viene colpita anche la Giuditta.
Così Alberto Mario ne descrive l’azione: "... La Signora Arquati, passando dall’una all’altra camera, portava munizioni ai combattenti e li animava, assisteva i feriti.. i trecento nemici furono tre volte respinti.. quando, dopo due ore, sopraggiunsero altri trecento zuavi; e la lotta infuriò più di prima.

Rodolfo Graziani

Nato l’11 Agosto 1882 studia presso il Seminario di Subiaco ove scopre la tendenza alla vita militare. Entra come soldato di leva nel plotone allievi ufficiali del 94° Fanteria in Roma. Il 1 maggio 1904 diventa sottotenente e viene inviato a Viterbo, nel 1906 divenne ufficiale effettivo nel I Reggimento Granatieri di Roma. Nel 1908 è destinato in Eritrea. A 36 anni diventa il più giovane colonnello dell’Esercito Italiano. Nell’ottobre del 1921 accetta la proposta di andare in Libia. Nel 1932 viene nominato Generale di Corpo D’Armata. Nel Maggio 1936 gli viene conferito il titolo di Maresciallo d’Italia.
Dopo la fine della guerra si apre un processo contro di lui cui viene condannato a 19 anni di carcere. Muore l’11 gennaio 1955.

Mons. Filippo Caraffa

Monsignor Filippo Caraffa nasce a Sezze Romano il 1° Gennaio del 1909 da genitori filettinesi e muore il 2 Dicembre 1987.
Insegnante e canonico della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma diviene prima vice Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, poi Rettore del Pontificio Seminario Romano per gli studi Giuridici e Preside del Liceo-Ginnasio "Sant'Apollinare" e, nel Luglio del 1953 Vicario Generale di Pompei.
Filettino, oltre che per la sua preziosa presenza in aiuto del caro Don Alessandro, soprattutto per la Messa del 14 Agosto delle ore 5.00, lo ricorda come autore della Storia di Filettino di Trevi nel Lazio e di Vallepietra.
Sono poche le persone che hanno passato la vita a studiare così tanto per scrivere la storia non solo di Filettino ma anche di altri paesi della Ciociaria. Per questo, nel ricordarlo, alle sue grandi qualità di studioso e storico, associamo questa parola: gratitudine.